Nasce oggi in concomitanza alle bbruggessioni catto-caccoliche uno spazio
anticlero sull'isola. Ognuno è libero di credere a quel che cazzo vuole ma senza
imporlo anche agli altri. Perciò a morte bagnarolasco, ruvina e razzinker, preti, vescovi, cardinali, papi, immam ecce ecce...
Iniziamo con una bella vechia canzoncina da cantare al posto dell'inno del calvario
strafocandosi di pastiere alla facciaccia del digiuno!!!!!
L’isola
(testo e musica: Duilio Del Prete)
(testo e musica: Duilio Del Prete)
Duilio Del Prete (1968)
Si stava bene nell’isola, si viveva beati,si cacciava e si pescava, tutto quel che vi crescevasi prendeva e si mangiava, gnam, gnam.Si stava bene nell’isola, si girava tutti nudi,se una coppia si piaceva non appena si incontravadentro ai boschi si faceva zuk zuk.E i bambini nascevano in grande quantità,ma non figli di nessuno, no no, erano figli di comunità.
Poi un giorno nell’isola è arrivato uno strano,dal colore un po’ malsano, una pelle sulla pellee lo sputafuoco in mano. Volleparlare al capo dell’isola, parlò di forme civili,ci guardò nei genitali e la vita da animali(la ragion di tutti i mali) condannò.Ci regalò le maglie, gli slip… ci fece lavorar,ci parlò del guadagno e così imparammo a rubar.
Lo zuk zuk di nascosto e imparare il catechismo, Gesù,e poi le parole nuove: ammazzare, fornicare,guerra, razza, re, colore, Zulù.«A ciascuno il suo posto» a ciascuno che cosa? - «Al nemico il perdono» - il nemico? -Il cattivo il medio il buono, il padrone ed il villano,il pagano ed il cristiano, la virtù.Gli altri negri ci chiamavano “la tribù dei culi molli”e qualcuno più inumano “i tabù del Vaticano”, no no no no no.
È una vita d’inferno, se ti muovi fai peccato;col cervello rovinato, finalmente abbiam capitoche ci aveva abbindolato. Gesù disse:“Sarà salvo solo chi il mio corpo avrà (amm) mangiato”e noi gli abbiamo ubbidito: una sera, per divario,ci mangiammo il missionario.Se quel bianco elegante era buono così,chissà quello ruspante che piattino da ricchì-cchì!
Si stava bene nell’isola, si viveva beati,si cacciava e si pescava, tutto quel che vi crescevasi prendeva e si mangiava, gnam, gnam.Si stava bene nell’isola, si girava tutti nudi,se una coppia si piaceva non appena si incontravadentro ai boschi si faceva zuk zuk.E i bambini nascevano in grande quantità,ma non figli di nessuno, no no, erano figli di comunità.
Poi un giorno nell’isola è arrivato uno strano,dal colore un po’ malsano, una pelle sulla pellee lo sputafuoco in mano. Volleparlare al capo dell’isola, parlò di forme civili,ci guardò nei genitali e la vita da animali(la ragion di tutti i mali) condannò.Ci regalò le maglie, gli slip… ci fece lavorar,ci parlò del guadagno e così imparammo a rubar.
Lo zuk zuk di nascosto e imparare il catechismo, Gesù,e poi le parole nuove: ammazzare, fornicare,guerra, razza, re, colore, Zulù.«A ciascuno il suo posto» a ciascuno che cosa? - «Al nemico il perdono» - il nemico? -Il cattivo il medio il buono, il padrone ed il villano,il pagano ed il cristiano, la virtù.Gli altri negri ci chiamavano “la tribù dei culi molli”e qualcuno più inumano “i tabù del Vaticano”, no no no no no.
È una vita d’inferno, se ti muovi fai peccato;col cervello rovinato, finalmente abbiam capitoche ci aveva abbindolato. Gesù disse:“Sarà salvo solo chi il mio corpo avrà (amm) mangiato”e noi gli abbiamo ubbidito: una sera, per divario,ci mangiammo il missionario.Se quel bianco elegante era buono così,chissà quello ruspante che piattino da ricchì-cchì!
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