Il mio viaggio inizia una mattina piovosa di agosto (l'inizio è molto romantico no?) dall'aeroporto PSA (ah ma pecchè aereo ha due "e" et aeroporto no???). Oh forse il viaggio inizia da via milanesi a firenze... o forse da via crisostomo colombo a meta... o forse da vico equense il 2/7/80... boh? E mica c'è una linea di partenza come nelle gare di atletica! Lasciamo stare i filosofeggiamenti e dedichiamoci ai geograficheggiamenti.
La mia meta era Lisbona altrimenti nota come Lisboa (ah ma pecchè in italiano gli abbiamo aggiunto una n e non una m o una t??? chi lha deciso???) ma per arrisparmiare lho presa un po' alla larga. Volo con clickair... compagnia dal nome nn troppo rassicurante.
Piove a dirotto per 5 minutos poi smettes (mi sto incominciando ad abituare allo spagnolo). Il trabbicolo della clickair va a vento e ogni perturbazione che incontriamo sembra di stare sulle montagne russe. Cmq sia atterriamo a Barcellona dove c'è un sole che spacca le pietre. Tengo un bel po' di spacco prima del volo (sempre co' clickair! evviva!) per lesboa allora prendo l'airbuss (in spagnolo aggiunge una s) e mene vaco a fare un giro sulle ramblasssssssssss (vedasi foto 1).
Me magno una baguettas e me ne vuelvo all'aeropuerto. Arrivo a Lebona a sera avanzata (fa nu caspt e' fridd!) e vo' alla ricerca dell'ostello. Uso la cartina della lonley che è bona cotta... cerco di chiedere a quacche portoghese viandante... ma nisciuno sape onde esta rua actor de taborda. Bueno! Dopo vagamienti vari riesco a trovare la via...e anche il n. 36 dove doveva alloggiarsi l'oste nonchè l'hostello e l'ostaggio. Ma fuera la puerta no estaba la iscritiones che cercavo ma solo quella di un altro ostello. Ma questo è il meno. Il palazzo era da film horror: un portone fracito semiaperto che dava su un androne buio; le scale sorrette da tubi innocenti (vedasi foto 2 fatta la mattina aropp'). Salo le scale (allo scuro)... trovo appeso alla porta del 2^ piano un biglietto per me... meno male esiste l'ostello! Mi apre un tale Leo che parla italiano ma è fortemente strabico (vabbuo' per 18 euro che vuoi alen de' leon???).
La matina siguente scenno a hacer un pequeno almoço e poi vaco al supermercado dove mi scontro per la prima volta con portoghesi in carne e parole... Nn capisco assolutamente quanto devo pagare..ma mi salva lo schermo della cassa dal quale sbircio impunemente!
"Gracias" mi esce. Inizia cosi il mio tentativo di interloquire con i portogallesi in una lingua che è stata un miscuglio di quel pequeno di spagnolo che so, di italiano, napoletano, inglese e qualche parole di portoghese che captavo quà e là e tra l'altro sbagliavo a pronuncià.
Cmq armi e bagagli parto per Sintra.
Nessun commento:
Posta un commento