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sabato 20 ottobre 2007

la sai la penultima?
















Esultano gli organizzatori della manifestazione contro il welfare e il precariato. Giordanobruno: "Prodi ascolti questo popolo. E' facile basta che s'affacci". Ingrao meravigliao dà la linea: "Non siamo qui contro il governo ma contro la Nato responsabile del precariato in italia"
Bandiere rosse e unità a sinistra un milione in piazza per i diritti e gli storti (ma ormai pure nelle riunioni condominiali dicono di raggiungere il milione di partecipanti).
Immigrati, precari, donne, studenti, li hanno pescati ovunque. Kinder Ferrero: "Giornata splendida domani invece è prevista pioggia e freddo". Filiberto: "Non è più rinviabile il partito unico a sinistra dato che la sinistra è partita". Svendola: "Io leader? L'ultima delle questioni. E le questioni sono due: leader io e io leader."

ROMA - Rossa, come le migliaia di bandiere che già alle due del pomeriggio colorano piazza Esedra e la fontana di trevi. Soprattutto non violenta, non destabilizzante: non sarà questo corteo a dare la spallata al governo Prodi. E mica siamo fessi a lasciare le poltrone? A sera, sul palco di piazza San Giovanni attraversato dal primo freddo gelido di questo autunno politicamente bollente, gli organizzatori assicurano: "Siamo un milione". Difficile dirlo, impossibile contarli, perchè si muovono in continuazione. Gli organizzatori, i tre giornali Liberazione, Manifesto e Carta, Rifondazione e Comunisti, alla vigilia puntavano timidamente a 150 mila persone. Alle tre del pomeriggio dicono "siamo 300 mila". Alle cinque, "500 mila" che poi diventano 700 mila e poi arrivano al milione. Fra qualche giorno saranno 60milioni.
Il compagno Ingrao: "Serve un cambiamento. Berlusconi deve andare a casa sta rovindando l'italia." - I compagni lo zittiscono. Povero vecchio sclerotico non s'è accorto che al governo ora v'è il centrosinistra. "Vogliamo la luna?" chiede Ingrao. "E perchè no? Vogliamo proprio la luna". Gli fanno notare che non era nel programma e allora ritratta. Arriva dal grande vecchio comunista la rassicurazione che conta, quella che dà la linea della giorrnata: "Non credo che il corteo di oggi sia contro Prodi e nemmeno contro Veltroni. Non ho capito contro chi sia che cazzo volete da me ho 92 anni e mi ci hanno trascinato a forza qui. Io me ne stavo al calduccio sotto le coperte". A questo punto sorridono tutti, Franco Giordanobruno, Gennaro Migliore e pensate se era peggiore, Giovanni Russo Spera, Andre cococo dispera, Olivastro Filiberto, i direttori dei giornali Piero Sansonite e Gabriele Polo un infiltrato, Giorgio Cremato e Gianni Risolini, i leader della Fiom, Federazione isolana odiatori di mastella . "Sono comunista, ma mica scemo: non faccio una manifestazione contro me stesso " chiarisce una volta per tutte il diligente dirigente Diliberto. E no mica sei scemo. Scemo siamo noi che pensavamo cambiasse qualcosa.
Compare la sora Lella, coniugata Battilocchio, bionda e collana rossa come le bandiere. Forse di tanto in tanto telefona al marito, il presidente della Camera Fusto Battilocchio che tanto ha tifato per questa manifestazione "butta la pasta che mo torno". Trovano posto anche quelli di sinistra che avevano detto che non ci sarebbero stati e invece ci sono. Mussi, leader di Sinistra democratica, era molto scettico e non aveva aderito: nel corteo si vedono però i suoi deputati Cesare si Salvi chi puo', Titti Ti Salvo io, Alba Chiara Basso, Silvana Pesa, Giorgio Mele parente???, Piero Di Siena domiciliato in roma, Paolo Brutti pure?. Il ministro e leader verde che cazzo s'è mangiato? Pecoraro Scranio è lontano, ma il suo capo gruppo alla Camera Angelo Buonelli è qui a raccogliere firme contro gli Ogm, onanisti giustizialisti moralisti. Aderisce "da casa" il sottosegretario all'economia il verde Paolo Cento che ha ubbidito al diktat niente ministri e membri del governo in piazza per un minimo di serietà!. Qualcuno, invece, ha disubbidito, come i sottosegretari Alfonso Gianni (Rc) e Danielle Mazzonis che hanno aderito part time, a progetto o cocode. "Io leader? Mi pare l'ultima delle questioni" si minimizza il governatore nicke svendola che però rilancia: "La Cosa Rossa non può più attendere". Avrà cambiato sponda???

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